Credo lo facciano tutti coloro che ricoprono un compito educativo. Credo sia naturale. Credo venga spontaneo. O almeno lo spero.
Per me è così! Non passa giorno che non mi ponga la stessa domanda: “Cosa ho sbagliato oggi in classe?“
E questa domanda mi mette sempre nella condizione di pensare a quale sia davvero il mio ruolo nell’educazione dei bambini.
La risposta, come sempre ce la dà la Montessori. Lei ci dice che dobbiamo essere “assistenti veri dello sviluppo”.
Assistere, sul vocabolario, ha diversi significati:
- Partecipare in qualità di spettatore, essere presente
- Aiutare, confortare con la propria presenza e partecipazione.
Quello che la Montessori ci indica come strada corretta, prevede l’attuazione di entrambi i significati del termine.
Concretamente noi abbiamo il compito, e la fortuna, di assistere come spettatori alla crescita dei bambini, all’affermazione del percorso che la natura ha tracciato per ciascuno di essi. Ed è incredibile vedere, se ci mettiamo nella condizione corretta di osservatori, come ogni bambino abbia la capacità di seguire la propria guida interiore e cercare nell’ambiente gli elementi a lui utili.
(N.d.a.In questo frangente Montessori nei suoi testi fa diversi esempi per farci comprendere meglio questo aspetto. L’ultimo libro, in ordine di tempo, pubblicato è quello “Lezioni dall’India 1939”. Un testo meraviglioso, che racchiude una serie di lezioni che la stessa Montessori tenne durante il suo soggiorno in India, per gli educatori che stava formando. Un testo ricco di spunti di riflessione, ma anche un compendio sul metodo stesso. Lettura vivamente consigliata!)
Essendo spettatori, come coloro che vanno a teatro, ci godiamo lo spettacolo! Non siamo chiamati a parteciparvi, non direttamente almeno, piuttosto dobbiamo dimostrare di essere presenti.
Perché il nostro ruolo è quello di confortare i bambini nell’ intraprendere ciascuno il proprio percorso, esortarli al lavoro pratico, che contribuisce alla loro formazione, sostenerli e mettere attivamente in pratica quella che oramai è diventata una delle frasi simbolo del metodo: “Aiutami a fare da solo”!
Infatti solo attraverso la sua personale attività il bambino può raggiungere il suo sviluppo, ma talvolta nel suo percorso dimostra di aver bisogno di aiuto e noi adulti non dobbiamo lasciarlo solo. Purché l’aiuto che mettiamo in pratica non sia inutile per il bambino stesso.
Ma cosa dobbiamo dunque fare per assisterlo nei migliori dei modi? Anche in questo caso la Montessori è molto chiara: dedicarci alla preparazione di un ambiente fisico e spirituale che contenga tutto ciò che risponde in modo ottimale ai suoi bisogni.
Dobbiamo necessariamente comprendere fino a quando e quanto è realmente richiesto il nostro intervento affinché :”…inizierà a sorgere nelle nostre anime quel sentimento bello e necessario di umiltà che ci permetterà di chiederci come aiutare, invece di diventare ostacoli allo sviluppo di un’anima”.
Buona ripresa scolastica a tutti!
“È meraviglioso come la natura spinga il bambino a cercare l’indipendenza. Senza indipendenza non c’è individualità funzionante. Lasciate che il bambino sia solo, lasciatelo agire da solo senza il vostro aiuto. Crescere, svilupparsi è passare da un grado di indipendenza ad uno superiore molto più perfetto.”
– Maria Montessori